Diario di bordo

Come hanno fatto a fare questi giochi?

1) Cagnolino:

– L’hanno fatto con un tappeto, con la lana.
– Sì ma c’è anche del ferro e della lana.
– Prendono la cera, la modellano, la mettono nel forno per fare la forma del cane, e poi ci si mette la colla a caldo e si incolla la pelle.
– No, il cagnolino è tutto un blocco, l’hanno schiacciato in una pressa: hanno messo la plastica liquida dentro e hanno messo il cagnolino sul cavalletto. Lo vedi che c’è il puntino? E poi gli hanno attaccato la pelle.

C’è il CE, vuol dire che è molto buono.

2) Rana:

– Prima hanno cucito la rana, poi hanno messo la sabbia dentro e hanno chiuso il buco.
– Dentro ci hanno messo la lana con lo stampo a forma di rana, poi ci hanno messo la carta colorata.
– La lana è più pesante della sabbia.
– Prima hanno tagliato la schiena della rana.
– Ma dov’è il taglio?
– Allora hanno fatto così: la rana era viva, l’hanno uccisa, l’hanno messa in forno. Quando è uscita gli hanno tolto gli occhi e li hanno messi finti. Dentro hanno messo la sabbia e l’acqua. Al posto della pelle gli hanno messo la stoffa, per quello è pesante.
– Ma quando gli hanno tolto la pelle?

3) Camioncino:

– L’hanno messo in uno stampino e dei robot l’hanno colorato.
– Sì, spruzzano la vernice.
– C’è anche il ferro.
– Le ruote sono attaccate ad un motore.
– No, è una molla, non è un motore.
– Cuociono la plastica. No, si scioglierebbe.
– Non cotta forte, così non fa la puzza.
– Hanno preso la plastica riciclata e lo stampino a forma di camion.
– Gli hanno aggiunto il ribaltassero.
– Poi tutto in forno un minuto. La cisterna e il camion. Poi l’hanno messa in una macchina che dipinge.
– Per me hanno preso un pezzo di plastica, tipo una palla. I pezzi di plastica sono tipo palle. Poi nel fuoco un’ora e la palla si scioglie. Diventa un liquido che poi viene fatto raffreddare e il liquido viene messo nello stampino.

4) Pistola:

– La plastica entra nello stampino e viene scaldata poi prende la forma e si asciuga.
– C’è un buco. Viene lavorato con una stanghetta che quando la stacchi, lascia il buco.
– Hanno mescolato plastica e ferro: ci sono pezzi rossi.

Cos’è la marcatura CE?

– È un marchio. É il nome di una fabbrica.
– Quando il giocattolo si rompe, puoi andare in fabbrica a farlo aggiustare. Il CE è la fabbrica.
– Il CE non è una fabbrica, è uno scontrino. Ci torni nel negozio.
– No, il CE non è uno scontrino. Io l’ho visto ma non l’ho mai capito.
– È un gioco riciclabile?
– C’è il simbolo di euro, forse la gente pensa: “è gratis?”
– C’entrano i cartoni animati?
– Lo mettono nelle cose di cotone.
– No, in tutto.
– Nelle cose costose.
– È un marchio europeo? Mi è venuto in mente dalla E.
– È stato prodotto in Europa?
– La mia nonna mi ha detto che i cinesi fanno le cose finte.

I bambini di II A, scuola primaria di Via Pescara

Diario di Bordo

Davanti alla lavagna luminosa, seduti in cerchio, i bambini osservano le immagini del mare visto al microscopio.
Viene lasciata loro la parola per cercare di capire l’immagine e ascoltare le loro idee.

Un estratto del loro dialogo:
– è il sole…
– ma il sole è azzurro?
– quando si fa notte il sole diventa blu. Per quello che non si vede.
– no, a me sembra più la luna…
– ma la luna non ha mica i raggi?
– ha dei buchi… non ha i raggi…